Life C-Farms

Il documento "STANDARD-CARBON-FARMING-STORAGE" (Schema di Certificazione Carbon Farming) ha lo scopo principale di stabilire i requisiti di certificazione per attestare i benefici netti di rimozione del carbonio derivanti dalle pratiche di "Carbon Farming".

La premessa fondamentale di questo standard è affrontare le crisi interconnesse del cambiamento climatico e dell'estinzione della biodiversità, riconoscendo il ruolo centrale dell'intensificazione dell'uso del suolo agricolo come fattore che contribuisce alle emissioni di gas serra (GHG) e al declino della biodiversità. La Commissione Europea propone il "Carbon Farming" come una strategia agricola completa per migliorare il sequestro del carbonio nei paesaggi.

Nello specifico, gli obiettivi e lo scopo di questo standard includono:

  • Definizione del Carbon Farming: Il Carbon Farming è definito come un'attività di rimozione del carbonio legata all'uso e/o alla gestione del suolo che si traduce in un aumento dello stoccaggio di carbonio nella biomassa vivente, nella materia organica morta e nei suoli, migliorando la cattura del carbonio e/o riducendo il rilascio di carbonio nell'atmosfera.

  • Garantire la qualità delle rimozioni di carbonio (QU.A.L.ITY): L'attività di rimozione del carbonio deve rispettare quattro parametri fondamentali:

    • Quantificazione: Deve fornire un beneficio netto di rimozione del carbonio, quantificato utilizzando le metodologie descritte nel capitolo 4 del documento.

    • Addizionalità: L'attività deve essere aggiuntiva, ovvero andare oltre i requisiti legali dell'Unione Europea e nazionali, e avvenire grazie all'effetto incentivante della certificazione.

    • Stoccaggio a lungo termine (Permanenza): Gli operatori devono dimostrare che l'attività mira a garantire lo stoccaggio a lungo termine del carbonio, monitorando e mitigando i rischi di rilascio e essendo soggetti a meccanismi di responsabilità. Il carbonio immagazzinato è considerato rilasciato nell'atmosfera alla fine del periodo di monitoraggio.

    • Sostenibilità: L'attività deve avere un impatto neutro o generare co-benefici per obiettivi di sostenibilità come la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, l'uso sostenibile e la protezione delle risorse idriche, la transizione verso un'economia circolare, la prevenzione e il controllo dell'inquinamento, e la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

  • Ambito di applicabilità: Lo standard è applicabile a tutti gli operatori o gruppi di operatori che desiderano generare unità certificate di rimozione del carbonio da pratiche di carbon farming su terreni di cui hanno la proprietà o il diritto legale di operare. Il periodo di monitoraggio definito è di 5-10 anni.

  • Prevenzione del doppio pagamento: Il documento stabilisce criteri per evitare il doppio pagamento per le stesse rimozioni nette di carbonio certificate. Ad esempio, i finanziamenti della Politica Agricola Comune (PAC) che supportano l'adozione di pratiche non costituiscono un doppio pagamento se non sono direttamente finalizzati a ricompensare le rimozioni di carbonio.

  • Metodologie di calcolo: Il documento fornisce metodologie dettagliate per il calcolo dei benefici netti di rimozione del carbonio, stimando le rimozioni di CO2 ottenute dall'aumento dello stoccaggio di carbonio organico nel suolo (SOC) e/o del carbonio immagazzinato nella biomassa vivente. Vengono considerate le rimozioni di carbonio nello scenario di riferimento (baseline), le rimozioni totali nel progetto e l'aumento delle emissioni di GHG nello scenario di progetto. Vengono forniti anche metodi per la stima ex-ante e per il calcolo del CO2 rimosso nei prodotti in legno raccolto (HWP).

  • Gestione del rischio e del buffer: Il sistema prevede un buffer (una percentuale di carbonio assorbito accantonata) per coprire eventuali perdite di carbonio dovute a eventi naturali o antropogenici, garantendo la permanenza dei crediti generati.

  • Processo di Certificazione: Descrive le procedure per la valutazione di conformità e la certificazione da parte di un organismo di certificazione terzo, inclusi i requisiti per il monitoraggio annuale e finale.

  • Registro Pubblico: È previsto un registro pubblico online per garantire la piena tracciabilità dei certificati di rimozione del carbonio, minimizzare il rischio di doppia emissione e prevenire le frodi, fornendo informazioni sui progetti e sulle unità di rimozione del carbonio.

  • Promozione di pratiche sostenibili: Elenca e definisce le pratiche eleggibili per il carbon farming, come l'uso di ammendanti organici, la riduzione della lavorazione del suolo, le colture di copertura, le pratiche agroforestali e la gestione agronomica migliorata, specificando le condizioni di applicabilità e i co-benefici associati. Lo standard si allinea con le strategie europee sulla Biodiversità, il Suolo e "Dal produttore al consumatore" (Farm to Fork).

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