TCR - Trusted Carbon Reduction
La metodologia Trusted Carbon Reduction (TCR) offre un quadro completo e rigoroso per la quantificazione, il monitoraggio e la rendicontazione delle emissioni e delle rimozioni di gas serra (GHG) in contesti di attività agricole. È stata sviluppata per rispondere alla crescente domanda di strumenti affidabili e trasparenti per valutare l'impatto ambientale delle pratiche agricole e per sostenere la transizione verso sistemi agricoli più sostenibili.
Basandosi su una solida base scientifica e integrando metodologie e standard riconosciuti a livello internazionale (come LIFE C-Farms, Verra VM0042, CDM’s AR-AMS0007 e le Linee Guida IPCC), la TCR ha lo scopo di fornire uno strumento valido per:
Individuare i requisiti e le procedure per definire i confini del progetto.
Identificare lo scenario di riferimento (baseline).
Valutare l'addizionalità.
Monitorare i parametri rilevanti.
Quantificare le riduzioni o le rimozioni delle emissioni di gas serra derivanti da attività di afforestazione/riforestazione e dall’adozione di pratiche agricole sostenibili.
I suoi obiettivi specifici includono la quantificazione accurata e trasparente delle emissioni e rimozioni di GHG, il monitoraggio continuo delle prestazioni ambientali in agricoltura, la rendicontazione chiara e coerente dei risultati e il supporto pratico per la transizione a sistemi agricoli sostenibili.
Sommario dei Capitoli della Metodologia TCR
1. Descrizione della Metodologia: Introduce la metodologia TCR, descrivendone il contesto, lo scopo e le basi scientifiche, inclusi gli standard e le metodologie internazionali adottate (come LIFE C-Farms, Verra VM0042, CDM AR-AMS0007 e le Linee Guida IPCC).
2. Obiettivi: Delinea gli scopi specifici della metodologia, concentrandosi sulla quantificazione accurata e trasparente delle emissioni e rimozioni di GHG, sul monitoraggio continuo, sulla rendicontazione coerente e sul supporto alla transizione verso sistemi agricoli sostenibili.
3. Condizioni di Applicabilità: Specifica i requisiti per l'applicazione della metodologia, inclusi l'ambito di applicazione (sistemi di produzione agricola con gestione del suolo che generano emissioni o rimozioni di GHG), la disponibilità dei dati, le risorse e le competenze necessarie, la conformità agli standard e i limiti intrinseci.
4. Approccio Metodologico: Descrive le fasi principali dell'applicazione della metodologia, dalla definizione del sistema e identificazione degli SSR (Sorgenti, Assorbitori e Serbatoi di GHG), alla determinazione della baseline, quantificazione delle emissioni e rimozioni, calcolo delle riduzioni/rimozioni nette, monitoraggio e rendicontazione, conversione in crediti di carbonio e notarizzazione.
5. Quantificazione delle mitigazioni di emissioni GHG: Delinea i criteri e le procedure per il calcolo delle rimozioni nette di CO2, basandosi sulla differenza tra lo scenario di progetto e una baseline standardizzata, e include le formule per il beneficio netto di rimozione del carbonio, il CRtotal e l'aumento dei GHG (GHGincrease). Include anche la gestione del leakage e del permanence buffer.
6. Baseline: Descrive lo scenario di riferimento ("business as usual" - BAU) in assenza di interventi di mitigazione, caratterizzato da pratiche agricole convenzionali, e ne giustifica la scelta e le assunzioni sottostanti, sottolineando la mancanza di incentivi al cambiamento e il principio di addizionalità.
7. Sorgenti, Assorbitori e Serbatoi di GHG: Identifica i serbatoi di carbonio (es. biomassa vivente, legno morto, carbonio organico del suolo, prodotti legnosi raccolti) e i gas serra (CO2, N2O) rilevanti per la metodologia, specificando quali sono inclusi o esclusi nell'ambito di applicazione per la baseline e lo scenario di progetto.
8. Esempio di determinazione delle zone di campionamento e monitoraggio: Fornisce un esempio dettagliato delle procedure per la misurazione del carbonio, inclusa l'identificazione delle riserve di carbonio (biomassa soprasuolo/sottosuolo, lettiera, legno morto, SOC), i livelli di stima IPCC, e le metodologie di campionamento e analisi per ciascuna riserva. Vengono inoltre spiegati il ruolo del telerilevamento, il GIS e la progettazione del campionamento. Include anche le sezioni su reporting e verifica.
9. Valutazione del rischio per la permanenza: Presenta la valutazione dei rischi (interni, esterni e naturali) per un progetto di riferimento utilizzando lo strumento Verra “AFOLU Non-Permanence Risk Tool”, dimostrando come la metodologia TCR valuti la solidità del progetto rispetto ai limiti di rischio stabiliti.
10. Pratiche Agricole: Elenca e descrive le Migliori Pratiche Agricole (BAP) sostenibili e rigenerative raccomandate e quelle applicate dalla metodologia, fornendo per ciascuna una descrizione, lo scenario di base, le condizioni di ammissibilità e una tabella di quantificazione dei crediti (es. agricoltura biologica, aratura conservativa, colture di copertura, gestione dei residui di potatura, riduzione di fertilizzanti/pesticidi, riciclo della materia organica, nuove piantagioni).
11. Parametri, formule e verifica: Dettaglia i parametri di quantificazione e le formule specifiche utilizzate per il calcolo e la verifica delle emissioni e delle rimozioni di GHG associate alle BAP, sia per lo scenario di baseline che per quello post-attuazione, con indicazioni sulle modalità di verifica.
12. Glossario dei Termini e Acronimi: Fornisce definizioni dei termini chiave e degli acronimi utilizzati nel documento, per garantirne la chiarezza e la comprensione.
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